venerdì 25 novembre 2011

La vita di Robert Burle Marx


Robert Burle Marx era un artista poliedrico che amava le piante e la vita in Brasile oltre che al suo lavoro di architetto ambientale. Costui riuscì ad unire molto spontaneamente tutte le sue passioni (quali la musica, la pittura, l’ecologia ecc) al suo lavoro, scoprendo una raffinata armonia tra il verde della natura e la vita di città. Infatti è tutt’ora riconosciuto per aver introdotto l’architettura ambientale moderna nel mondo del Brasile.

 Roberto Burle Marx nacque a San Paolo il 4 Agosto del 1909 come quarto figlio di Cecìlia Burle, donna di origine francopernambucana e facente parte dell’alta società del Brasile, e di Wilhelm Marx, ebreo tedesco  nato a Stoccarda, emigrato dalla città di Trier (ovvero la città natale di Karl Marx, cugino di suo nonno). Cresce in un mondo fatto di arte mandato avanti dalla madre la quale era una pianista e adorava cantare. La passione della madre portò i quattro figli a interessarsi alla musica e alla botanica, ma Robert si distingueva dai suoi fratelli sin da piccolino per essersi preso cura giornalmente delle rose, begonie, dei gladioli, anturios, tinhores e molte altre specie che la madre coltivava nel suo giardino.
Imparò a preparare le aiuole e a coltivare osservando la natura grazie alla sua balia Ana Piascek.
Il padre ebbe un ruolo importante per la cultura di Burle Marx poiché da lui imparò il tedesco, conosce la letteratura europea e la musica colta.
Per un breve periodo la famiglia si dovette trasferire a Rio de Janeiro in casa di parenti poiché gli affari di Wilhelm Marx non andavano molto bene; nel momento in cui tutto si risistemò, si trasferirono in una villa nella zona di Leme. Qui, all’età di 7 anni, Robert inizia la sua collezione di piante e coltivazioni.

Nel 1928 Burle ebbe una grave malattia agli occhi e decise di trasferirsi con la famiglia in Germania per curarsi. Rimasero sino all’anno dopo e durante questo periodo, visitò diverse volte il giardino botanico nel quale rimase affascinato dalle piante esotiche Brasiliane. In questa permanenza in Germania ebbe occasione di ammirare le avanguardie artistiche tedesche visitando importanti mostre quali quelle di Picasso, Klee, Matisse e Van Gogh che lo portarono ad amare la pittura a tal punto da studiarla presso l'atelier di Degner Klemm. Quando tornò in Brasile si iscrisse alla Scuola Nazionale di Belle Arti grazie al suo amico e vicino di casa Lucio Costa, con il quale strinse importanti amicizie con vari futuri leader brasiliani dell’architettura e della botanica. A scuola si concentrò molto  sulle arti visive sotto Leo Putz e Candido Portinari.

Nel 1932 effettua uno dei suoi primi lavori: il progetto paesaggistico per una residenza privata  degli architetti Lucio Costa e Gregori Warchavchik; questo progetto lo portò a collaborare con Costa il quale si era arricchito da poco con l’Oscar Niemeyer.  Nel 1942 Marx progettò il giardino del complesso di Pampulha di Niemeyer.
Sette anni dopo acquisì la proprietà terriera molto grande di Barra de Guaratiba che si trova nella zona Ovest della città di Rio de Janeiro. Qui fondò un giardino, una serra e una collezione di piante tropicali del posto, raccolte dopo una spedizione nella foresta pluviale intrapresa da Burle Marx, vari architetti ambientali, botanici e altri ricercatori. Approfondì la sua cultura sulle piante direttamente sul posto con l’aiuto del botanico Henrique  Lahmeyer de Mello  Barretto. Nel 1985 questa proprietà venne donata al governo brasiliano che la renderà un museo nazionale col nome di Sitio Roberto Burle Marx. Ospita più di 3500 specie di piante.
Anni dopo aprì un ufficio alle Caracas dove ebbe modo di lavorare con gli architetti Josè Tabacow e Haruyoshi Ono nel 1968. In seguito gli furono commissionati lavori anche fuori dal brasile e visitò l’Argentina, il Cile e molti altri paesi del sud America, Francia, Sud Africa, Washington DC e Los Angeles. 
La maggior parte delle sue opere sono sparse a Rio De Janeiro che venne definito un museo all’aperto proprio per via di queste opere. La carriera di Robert Burle Marx durò circa 62 anni poiché il 4 Giugno del 1994 morì a Rio de Janeiro all’età di 85 anni.